Lettera aperta ai presidenti parrocchiali

Carissimi Presidenti,

riprendiamo insieme un nuovo anno associativo ricco di impegni belli ed importanti. Tre sono le note che ritmeranno la nostra vita associativa, in sintonia con quella della Chiesa italiana e locale: l’anno della fede, i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II, la riapertura della nostra Cattedrale. Tali note troveranno eco nelle numerose iniziative che prenderanno il via  e caratterizzeranno il cammino dei nostri gruppi.

Raccomandiamo, in particolare, la partecipazione al “Percorso Formazione Responsabili” che ha avuto inizio con il bel momento di domenica 18 novembre presso il Seminario Vescovile a Vergonzana.

Vogliamo inoltre richiamare la vostra attenzione su un’importante e significativa tradizione: la “festa dell’adesione” che l’AC italiana celebra l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Migliaia di ragazzi, giovani ed adulti, pienamente inseriti nelle loro comunità parrocchiali e nella chiesa diocesana guidata dal vescovo, sono chiamati a rinnovare il loro “sì” a Cristo, alla Chiesa, all’associazione.

Con parole semplici vogliamo esprimervi il nostro “grazie” per il servizio che rendete alla Chiesa e all’Azione Cattolica. Desideriamo inoltre che voi esprimiate la nostra sincera gratitudine al sacerdote che accompagna il vostro cammino associativo: se l’azione Cattolica è storia di santità laicale lo è anche, diremmo soprattutto, per l’amicizia spirituale e la testimonianza  che ordinariamente offrono tanti sacerdoti.

E vi invitiamo anche a ringraziare, uno ad uno, i soci che oggi aderiscono: con questo generoso gesto aiutano l’associazione ad essere  sempre più una grande famiglia in cui ciascuno può sentirsi accolto con gioia.

Grazie ai più piccoli, che ci aprono il cuore al domani.

Grazie ai giovani, che dimostrano come sia possibile credere anche in questi tempi.

Grazie agli adulti, che con la scelta associativa ci educano ad uscire dall’individualismo.

Grazie ai più anziani, memoria storica della nostra amata AC, dei quali sentiamo il sostegno della preghiera.

Vi chiediamo di riportare anche un “grazie” speciale  ai responsabili, educatori e animatori associativi, che con il loro gratuito impegno trasformano in prassi concreta il progetto formativo dell’AC. Un “grazie” che è particolarmente sentito in questo decennio che i vescovi italiani  dedicano proprio all’urgenza del compito educativo.

L’AC è un’associazione con tante risorse e ricchezze, un’associazione in cui si intravede l’azione dello Spirito, in grado di far fronte alle difficoltà  facendo leva , innanzitutto, su un’intensa vita spirituale e sulla gratuità del servizio.

Per questo motivo il nostro saluto è rivolto in modo speciale alle associazioni parrocchiali che avvertono maggiormente un senso di fatica: la presenza dell’AC in una comunità è sempre un segno ricco di valore!

L’8 dicembre , dunque, abbiamo davvero tanti motivi per sentirci uniti, per avvertire un profondo senso di fraternità e comunione.

Siamo tutti grati all’AC per quanto ci ha donato: rendiamola perciò visibile e  riconoscibile dentro le nostre comunità, promuoviamola individuando  iniziative per farla conoscere .

A tutti chiediamo una preghiera per il nostro Paese, perché ritrovi la strada della serenità e sia luogo in cui ciascuno contribuisce alla realizzazione del bene comune.

E preghiamo perché la Chiesa sia, ogni giorno e per tutti, segno vivo della presenza densa d’amore del Cristo, vero Dio e vero uomo.

Con affetto.

Francesco Galimberti

Don Mario Botti