Carissimo Francesco, permettimi una parola non di circostanza, ma nata dal profondo del cuore.
Te la dico con affetto, con fede, con grande forza: grazie.
Sì, Francesco, grazie per la straordinaria esperienza di amicizia e di fraternità che ci ha accompagnato in questi anni. Un’amicizia vera, profonda, schietta, a tutto campo. Capace di condividere i pesi, le fatiche. Capace di guardare oltre le incertezze, le fragilità, le delusioni. Capace di progettare, guardando oltre e scoprendo la Mano tesa che ti aiuta sempre a riprendere il cammino. La mano di colui che sempre ci dice: “Coraggio, sono io, non avere paura”.
Grazie, Francesco, per la passione con la quale hai amato e servito questa nostra comunità parrocchiale e l’intera nostra Chiesa diocesana. La forma ministeriale dell’appartenenza all’Azione Cattolica Ti ha plasmato e Ti ha reso capace di vivere la Tua presenza di laico impegnato dentro la Chiesa.
Hai maturato una forma di ascolto e nello stesso tempo hai sempre voluto vivere una presenza significativa dentro la quotidianità degli impegni di vita.
Mi hai sempre detto: lavoriamo per imparare a vivere ogni ministerialità laicale quale presenza significativa dentro la comunità e sul territorio. Mi hai sempre spronato per rpomuovere l’esperienza associativa di Azione Cattolica quale via per una presenza-testimonianza di vita evangelica sempre più significativa. E anche in questa fatica di cammino mi hai sempre detto: non siamo soli, Lui ci aiuta, Lui ci dice: “Coraggio, sono io, non avere paura”.
Francesco carissimo, oggi è il giorno del grazie; un grazie che passa attraverso quell’infinito abbraccio d’eternità che oggi tutti ci avvolge attorno a te.
Carissima Bianca, carissimi Mario, Maria Paola, Irene, con Francesco anche voi siete parte della sua eternità, perché nulla oggi si interrompe, ma tutto riceve luce e forza nuova.
Carissimi, tutta la comunità riconoscente si stringe attorno a voi. E mentre diciamo grazie al Signore per il dono di Francesco, volgiamo sentire forti in noi le parole dell’amore vero, quelle che Gesù stesso oggi ci dice: “Coraggio, sono io, non avere paura”.