Quarto Campo ACR 2015

QUARTO CAMPO

I e II media

20 – 27 luglio 2015

Cara casa Avolasio, …

… anche quest’anno ho rispettato l’appuntamento e sono tornata a trovarti, ma stavolta con un ruolo diverso. È stata una sorta di sfida e di prova, non importa però il risultato: quello che conta è come l’ho vissuta e cosa ne ho guadagnato e soprattutto il fatto che come ogni anno attraverso le persone e le esperienze che ospiti riesci a insegnarmi qualcosa di nuovo e fondamentale.

“Il vero viaggio di scoperta non si fa nel cercare nuove terre, ma nell’avere occhi nuovi”.

…dopo parecchi anni sono ritornato in questa fantastica casa, passando da ragazzo a educatore, per trascorrere una settimana di camposcuola insieme a ventotto splendidi ragazzi, educatori, don, inservienti e cuoche. Pronti a cominciare un’esperienza di condivisione tra momenti di preghiera, scampagnate e giochi, ogni componente ha reso tutto più bello, perché insieme abbiamo creato questo magnifico puzzle.

 

… quella dal 20 al 27 luglio è stata una settimana intensa, un tempo prezioso in cui ho avuto l’occasione e la fortuna di sperimentare la bellezza del creare un gruppo. Ci hai dato la possibilità di stupirci dinnanzi alle meraviglie che Dio ci ha donato e di comprendere che siamo noi stessi un dono del creato. Grazie perché proprio Avolasio mi ha fatto comprendere che “chi vive a braccia aperte, di solito, non fa carriera, ma trova tanta gente da abbracciare”.

 

… non puoi che essere una tappa fondamentale dell’estate di ogni educatore! Tra le tue mura come ogni anno nascono amicizie, si intrecciano rapporti, le emozioni vengono amplificate, le fatiche durano un attimo… basta una battuta, una risata collettiva, uno scherzo, un canto e la più ripida salita viene affrontata come fosse una discesa.

Un grazie ai ventotto coraggiosi e intrepidi ragazzi che hanno partecipato, perché “non c’è montagna più alta di quella che non scalerò”.

 

… sei da tempo la mia seconda casa, da te ho passato tutta l’adolescenza e devo ammettere che le emozioni che permeano quelle quattro mura sono indimenticabili, eterne, scolpite nella pietra. Come dimenticare le infinite passeggiate in compagnia di tanti amici: alcuni più grandi, altri coetanei e persino i più giovani che vengono affidati a noi educatori e sono proprio questi giovani che mi sorprendono smepre di più. Ogni anno ne arrivano di nuovi, ma ci sono continui ritorni di ragazzi che non si stufano mai di rivederti e vivere nelle tue stanze colme di emozioni ed esperienze che questi ragazzi gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente donano.

 

… non sei solo una semplice casa comune a tutte le altre! Tu hai qualcosa di speciale, di unico: riesci a mettere in relazione persone con caratteri diversi e creare legami indissolubili. È proprio grazie a te che ho capito tante cose, prima fra tutte cosa significa essere educatori. L’educatore, infatti, è un testimone che può far compiere un cammino alle persone affidategli. Mi piace vedere la figura dell’educatore come quella di un contadino: deve seminare per il proprio futuro e per quello degli altri, semina oggi, non vede più il seme che sparisce sottoterra, ma sa che presto diventerà grande e saprà dar frutto. Dopo aver seminato sa pazientare e accompagnare con amore e fiducia i ragazzi in un nuovo percorso.

Cara casa ho passato tanti anni in tua compagnia e non puoi immaginare “come è bello il mondo insieme a te”.

Articolo a cura di tutto il gruppo educatori:

Anita Bellani, parrocchia di Madignano

Valentina Bombelli, parrocchia di Vaiano

Samuele Corlazzoli, parrocchia di Offanengo

Marta Mizzotti, parrocchia di Madignano

Martina Mussi, parrocchia di Offanengo

 

Alessandro Vanelli, seminarista, parrocchia di Montodine

Don Osvaldo, parrocchia di Offanengo

 

Inservienti: Elisa Doldi, parrocchia di Santa Maria e Lucrezia Marchesi, parrocchia di Offanengo

Cuoca: Carla, parrocchia di Pianengo

Chiara Codebue, parrocchia di Offanengo

Elisa Uselli, parrocchia di Ripalta Arpina

Lucia Frizzo, parrocchia di Pieranica

Milena Lameri, parrocchia di Quintano

Paola Vailati, parrocchia di Quintano

 

Inservienti: Melissa Degli Agosti e Miriam Lorini, parrocchia di Pieranica

Cuoca: Manuela, parrocchia di Bagnolo