Lettera della presidenza diocesana

Carissimi,

l’AC si appresta a vivere nei prossimi mesi uno dei momenti fondamentali della vita associativa: il percorso assembleare. Tale percorso, dal parrocchiale al nazionale, può essere tempo di grazia, momento di rafforzamento dei legami associativi e tra le generazioni, momento di promozione dell’AC nella comunità e presso persone che non conoscono la nostra proposta.

Il consiglio diocesano ha rielaborato una proposta di cammino assembleare, con l’obiettivo che le Assemblee parrocchiali e diocesana prossime non siano solo atti formali, ma diventino l’espressione concreta delle realtà dei territori in cui vivono e crescono le nostre associazioni.

Vogliamo precisare l’importanza dell’Assemblea come momento in cui ogni socio, per diritto statutario, “assume la responsabilità di prendere parte attiva alla vita associativa” (cfr. Statuto art. 17).

L’obiettivo principale del percorso assembleare non è riempire le caselle con i nomi di responsabili, perché si deve, ma avere un gruppo di persone che, in modo coordinato e secondo uno stile associativo, si impegnano a prendersi cura con passione dell’associazione e della comunità.

L’assemblea serve quindi per dare pienezza a questa consapevolezza, per chiedersi dove siamo, di cosa ha bisogno la gente, cosa serve alla nostra comunità.

Ci rendiamo conto di essere arrivati a un punto in cui l’esperienza dell’AC nelle nostre parrocchie e nella nostra diocesi richiede scelte coraggiose e di rinnovamento/cambiamento. La dinamica della chiesa “in uscita” sollecitata da Papa Francesco specialmente nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” deve permeare le nostre scelte future, scalzando la tentazione rassicurante e la comodità del “si è sempre fatto così”.

Certamente, non sarà possibile condurre in porto nelle poche settimane che ci separano dalle nostre assemblee una riflessione così ampia ed articolata. Occorrerà prevedere, nel prossimo triennio, spazi, tempi e modalità per studiare il contesto e trovare soluzioni inedite ai problemi che la società e la Chiesa ci sottopongono.

Sarà necessario che tutti i soci di AC si sentano chiamati in causa ed interpellati in prima persona e diano la giusta priorità a questa fase di riflessione determinante per la vita associativa. Questo percorso culminerà nella celebrazione di un’assemblea diocesana straordinaria di metà triennio in cui fare sintesi della riflessione e prendere le opportune decisioni, eventualmente andando a revisionare ed aggiornare gli strumenti normativi che regolano il nostro essere associazione.

Tutto ciò che ci attende lo vogliamo fare secondo lo stile gioioso che i cammini formativi di quest’anno ci suggeriscono.

A tutti auguriamo un cammino assembleare fecondo!

Crema, 24 novembre 2016

La presidenza diocesana