Durante la veglia delle palme di sabato scorso, 8 aprile 2017, i giovani di AC, come altre realtà giovanili della diocesi hanno donato alcuni oggetti simbolici al Vescovo Daniele per dargli il benvenuto in diocesi. Il dono è stato consegnato da Irene Parati di Madignano e da Kevin Mosconi di Offanengo (nuovi educatori, freschi del percorso di formazione) in rappresentanza di tutto il settore. Di seguito il testo con cui è stato accompagnato il dono e una spiegazione dei regali.
Caro Vescovo Daniele, eccoci!
Siamo i giovani di Azione Cattolica, studenti e lavoratori in continua ricerca e sperimentazione. Siamo impegnati in tutte le forme della formazione, in particolare siamo educatori e animatori del cammino di Fede dei più piccoli; ora, con questo piccolo dono, vogliamo farti sentire il nostro benvenuto!
Benvenuto nella Chiesa di Crema: per noi Chiesa è sinonimo di casa perché è quel luogo in cui operiamo, viviamo, mangiamo, ci incontriamo, tessiamo relazioni e legami buoni. Benvenuto in questa casa che abitiamo quotidianamente, all’interno della quale siamo sempre con le mani in pasta, insieme ai ragazzi e agli adulti, in continuo scambio tra età diverse della vita.
Benvenuto vescovo Daniele nella nostra storia, fatta di testimoni, eventi e luoghi che ci invitano continuamente a non tirarci indietro, a metterci la faccia, la mente e il cuore.
Eccoci vescovo Daniele, siamo pronti ad accoglierti nella nostra casa, a camminare fianco a fianco per continuare a costruire la Chiesa bella di Crema.
I giovani di Azione Cattolica con tutta l’associazione e gli assistenti.
Una statuita Willow Tree che simboleggia l’impegno dei GV di AC nella formazione, intendendo sia la formazione personale, la crescita negli studi e nel lavoro, ma anche e soprattutto la formazione come impegno di scome ervizio nell’animazione e nell’accompagnamento nei cammini di Fede dei più piccoli.
Una statuita Willow Tree simboleggia la Chiesa di Crema quale luogo in cui i GV si sentono a casa: è quel posto dove la mani sono sempre in pasta, il cuore acceso, dove abitano ogni luogo e proposta, dove vengono tessute le proposta relazioni. È il luogo a cui appartengono e di cui si prendono cura. È in questo luogo che da oggi sarà condiviso anche con il Vescovo Daniele.
Il libro su Luciano Chiodo, un ragazzo di Azione Cattolica morto a soli 16 anni per cercare di salvare la vita al piccolo Luciano Susani, nel caldo pomeriggio del 6 luglio 1944 del piccolo Luciano Susani. A lui è dedicata l’associazione che si prende cura della casa di Avolasio. Infine, è uno dei testimoni di cui gli adulti, compagni di viaggio per i Gv di AC, narrano creando ponti tra età della vita diverse.
Un testo significativo per l’associazione: nasce da un’intensa esperienza di corresponsabilità e comunione ecclesiale tra sacerdoti assistenti e laici di Azione Cattolica. Compiere insieme per anni un servizio è occasione di scoperta della ricchezza delle reciproche vocazioni, della comune passione per la storia e per l’annuncio a tutti del Vangelo.