INTRODUZIONE ALLA LETTERA ENCICLICA “FRATELLI TUTTI”
ENCICLICA
Il Papa, vescovo di Roma e guida spirituale della Chiesa cattolica, ha molti modi per comunicare e per insegnare al popolo di Dio. Di solito lo fa attraverso l’Angelus domenicale, le catechesi del mercoledì, le prediche durante le messe dal lui presiedute e i discorsi. L’insieme di tutti questi interventi formano il magistero del Papa (il suo insegnamento ai fedeli e agli uomini di buona volontà, cioè di coloro che non credono, ma vedono nel papa un punto di riferimento spirituale per orientarsi).
Tra i vari pronunciamenti magisteriali, uno dei più normativi e importanti è sicuramente la lettera Enciclica. Questo tipo di lettera, di solito abbastanza corposa, può sviluppare diversi temi. Per questo ci sono le encicliche di fede, le encicliche morali e le encicliche sociali.
Le Encicliche di papa Francesco:
- LUMEN FIDEI (29 giugno 2013) enciclica sulla fede, preparata con papa Benedetto XVI
- LAUDATO SI’ (24 maggio 2015) enciclica sociale sulla salvaguardia del creato
- FRATELLI TUTTI (3 ottobre 2020) enciclica sociale sulla fraternità e sull amicizia sociale
Da ricordare inoltre un altro documento importante del magistero di Francesco, l’esortazione apostolica EVANGELII GAUDIUM (24 novembre 2013), dove il papa presenta la “sua” idea di Chiesa, il suo sogno, i suoi desideri (potremmo dire che è un po’ il programma del suo pontificato).
Per curiosità e formazione, riportiamo (in estrema sintesi) i vari gradi dei pronunciamenti magisteriali del Papa:
Il magistero solenne, il grado massimo, infallibile e irriformabile
Da credere con fede divina e cattolica. Appartengono a questa categoria:
- Proclamazioni di dogmi (verità) di fede;
- Verità solennemente proclamate da un Concilio generale;
- Canonizzazioni (quando un credente diventa santo);
Il magistero ordinario, il grado intermedio, non infallibile
Da credere con fede divina e cattolica. Appartengono a questa categoria:
- Lettere encicliche di magistero ordinario;
- I catechismi approvati dai vescovi;
- Decisioni delle congregazioni romane;
Le opinioni teologiche, minor grado di credibilità, fallibili
Non c’è l’obbligo di credere con fede divina e cattolica:
- Le diverse sentenze di teologi, canonisti, liturgisti, moralisti ecc…
PERCHE’ IL PAPA HA VOLUTO SCRIVERE LA “FRATELLI TUTTI”? Ce lo dice lui stesso al n.5:
Le questioni legate alla fraternità e all’amicizia sociale sono sempre state tra le mie preoccupazioni. Negli ultimi anni ho fatto riferimento ad esse più volte e in diversi luoghi. Ho voluto raccogliere in questa Enciclica molti di tali interventi collocandoli in un contesto più ampio di riflessione. Inoltre, se nella redazione della Laudato si’ ho avuto una fonte di ispirazione nel mio fratello Bartolomeo, il Patriarca ortodosso che ha proposto con molta forza la cura del creato, in questo caso mi sono sentito stimolato in modo speciale dal Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb, con il quale mi sono incontrato ad Abu Dhabi per ricordare che Dio «ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro».[5] Non si è trattato di un mero atto diplomatico, bensì di una riflessione compiuta nel dialogo e di un impegno congiunto. Questa Enciclica raccoglie e sviluppa grandi temi esposti in quel Documento che abbiamo firmato insieme. E qui ho anche recepito, con il mio linguaggio, numerosi documenti e lettere che ho ricevuto da tante persone e gruppi di tutto il mondo.
A CHI SI RIVOLGE? Risponde sempre il papa, al n.6:
Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà.
I TEMI CHE APPROFONDIREMO:
- FRATERNITÀ
- AMORE – AMORE UNIVERSALE
- ASCOLTO
- COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE (DIGITALE)
- DIALOGO E AMICIZIA SOCIALE
- PROPRIETÀ, MERCATO, LAVORO
- (BUONA) POLITICA
- ECUMENISMO, DIALOGO INTERRELIGIOSO; RELIGIONE E VIOLENZA
- GENTILEZZA, TENEREZZA, SPERANZA
- PERDONO E MEMORIA