Ciak: PartecipAZIONE!

Questo è stato l’invito-slogan del campo educatori ed ognuno di noi si è messo in gioco per viverne a pieno lo spirito e rendere bellissima questa esperienza di condivisione e relazione.

Ma perché durante le vacanze di Natale andare 4 giorni ad Avolasio? Qualcuno potrebbe dire: ma siete “cà de fo’?” Assolutamente no! Avolasio ha fatto bene al cuore, è stata un’occasione per ricaricare le batterie della fede e dell’amicizia.

E’ difficile riassumere questi giorni.

Io, per farlo, voglio utilizzare una parola, come già avevo anticipato al campo: GRAZIE!

GRAZIE prima di tutto al Signore che ci accompagna in ogni istante: è Lui che ci ha permesso di vivere questa esperienza insieme ed è seguendo Lui che ci siamo trovati coinvolti in questa avventura.

GRAZIE a Don Stefano che ha tenuto per noi una Lectio, ci ha seguiti con attenzione ed entusiasmo e ci ha guidati nelle nostre riflessioni.

GRAZIE a Teresa, la responsabile nazionale dell’ACR. A lei un ringraziamento particolare per la giornata che ci ha dedicato. Ha parlato di noi: noi educatori appassionati e consapevoli che siamo chiamati a prenderci cura ed accompagnare i nostri ragazzi nella fede.

GRAZIE a chi ha organizzato tutto con tanto impegno e tanta cura affinché ogni attività e gioco riuscisse al meglio.

GRAZIE per i momenti di riflessione personale e di condivisione. Siamo sempre presi da mille cose da fare e spesso l’essenziale ci sfugge! E’ stato bello fermarsi a pensare un po’ a ciò che è veramente importante. Ci siamo sentiti tutti più vicini e abbiamo avuto la possibilità di confrontarci su molte domande e dubbi perché non sempre è facile la strada che siamo chiamati a percorrere.

GRAZIE a tutti per le risate, le chiacchiere, i momenti di divertimento e di gioco (e ce ne sono stati tanti!) tra risoluzione di gialli, gare a squadre, partite a Risiko e a Licantropi: ognuno ha dato una parte di sé, c’è stato spazio per tutti, nessuno escluso, anche per chi, come me, partecipava per la prima volta.

E lascio a voi pensare alla frase che ha aperto il campo: EDUCARE NON E’ RIEMPIRE UN SECCHIO, MA ACCENDERE UN FUOCO!!!