Finalmente una bella notizia. È Pasqua! Dopo le giornate del giovedì santo – con quella cena tra Gesù e noi suoi discepoli – e sappiamo come è andata a finire! Dopo il venerdì – giorno in cui il Volto di Gesù era divenuto irriconoscibile! Dopo il sabato santo, giorno del silenzio in cui avevamo la percezione che ormai più niente di nuovo e di buono sarebbe capitato … oggi invece è Pasqua! Finalmente una bella notizia! Il buio è stato vinto dalla luce, il silenzio ha lasciato spazio al canto della gioia, la morte è stata sconfitta dalla risurrezione.
È Pasqua per la Chiesa che, riconoscente per il gesto di profonda umiltà di Benedetto XVI, è ora guidata da Papa Francesco: una sorpresa dello Spirito, un segno di speranza per un rinnovamento evangelico di ogni comunità parrocchiale e di ogni associazione(anche la nostra!). È Pasqua per i ragazzi e per i giovani che sanno di avere la possibilità di non lasciarsi rubare la speranza che abita i loro cuori. È Pasqua per i poveri, gli ammalati e quanti vivono situazioni di difficoltà economiche, affettive e spirituali, perché sanno che la Croce di Gesù è la Parola di risposta ad ogni nostra tribolazione, e Dio non ci abbandona mai. È Pasqua per i cari defunti che si vedono liberati dall’oscurità e chiamati alla gloria con il Risorto.
Finalmente una buona notizia! Cristo nostra Pasqua è risuscitato e noi risorgiamo con Lui!
Per ascoltare questa buona notizia occorre tornare ad essere donne e uomini, ragazzi e giovani e anziani capaci di sorprenderci! Noi abituati a programmare tutto e ad essere molto abitudinari e ripetitivi rischiamo di invecchiare da giovani e di vivere un’esperienza molto piatta se non attendiamo nessuna sorpresa!
Come quella donna che pensava di conoscere fin troppo il marito, fino a quando rimase sorpresa della capacità che lui le dimostrò di starle vicino nel momento della malattia. O quella coppia di sposi che attendevano un figlio in affido da troppo tempo, fino alla sorpresa di vederselo arrivare proprio nei giorni Pasquali. Si crede nella Pasqua se ci piacciono le sorprese. Mi permettete di raccontare questo aneddoto: Una volta, un uomo chiese a Dio: un fiore e una farfalla. Ma Dio gli diede un cactus e una larva. L’uomo rimase troppo male e decise di non domandare più niente. Passato qualche tempo, l’uomo con sua sorpresa, si accorse che dallo spinoso cactus era nato il più bel fiore. E la brutta larva si era trasformata in una bellissima farfalla.
Come regalo Pasquale, donaci o Padre un cuore capace di sorprese: quelle che Tu o i nostri fratelli preparano per noi e quelle che noi possiamo fare ad altri.
Buona Pasqua nel Signore! E tutti insieme, lodiamo il Signore perché è buono: eterna è la sua misericordia.
*Assistente Unitario AC Crema