Intervento di don Angelo Frassi alle esequie di Francesco Galimberti

Carissimo Francesco, permettimi una parola non di circostanza, ma nata dal profondo del cuore.

Te la dico con affetto, con fede, con grande forza: grazie.

 

Sì, Francesco, grazie per la straordinaria esperienza di amicizia e di fraternità che ci ha accompagnato in questi anni. Un’amicizia vera, profonda, schietta, a tutto campo. Capace di condividere i pesi, le fatiche. Capace di guardare oltre le incertezze, le fragilità, le delusioni. Capace di progettare, guardando oltre e scoprendo la Mano tesa che ti aiuta sempre a riprendere il cammino. La mano di colui che sempre ci dice: “Coraggio, sono io, non avere paura”.

Grazie, Francesco, per la passione con la quale hai amato e servito questa nostra comunità parrocchiale e l’intera nostra Chiesa diocesana. La forma ministeriale dell’appartenenza all’Azione Cattolica Ti ha plasmato e Ti ha reso capace di vivere la Tua presenza di laico impegnato dentro la Chiesa.

Hai maturato una forma di ascolto e nello stesso tempo hai sempre voluto vivere una presenza significativa dentro la quotidianità degli impegni di vita.

Mi hai sempre detto: lavoriamo per imparare a vivere ogni ministerialità laicale quale presenza significativa dentro la comunità e sul territorio. Mi hai sempre spronato per rpomuovere l’esperienza associativa di Azione Cattolica quale via per una presenza-testimonianza di vita evangelica sempre più significativa. E anche in questa fatica di cammino mi hai sempre detto: non siamo soli, Lui ci aiuta, Lui ci dice: “Coraggio, sono io, non avere paura”.

Francesco carissimo, oggi è il giorno del grazie; un grazie che passa attraverso quell’infinito abbraccio d’eternità che oggi tutti ci avvolge attorno a te.

Carissima Bianca, carissimi Mario, Maria Paola, Irene, con Francesco anche voi siete parte della sua eternità, perché nulla oggi si interrompe, ma tutto riceve luce e forza nuova.

Carissimi, tutta la comunità riconoscente si stringe attorno a voi. E mentre diciamo grazie al Signore per il dono di Francesco, volgiamo sentire forti in noi le parole dell’amore vero, quelle che Gesù stesso oggi ci dice: “Coraggio, sono io, non avere paura”.