Un’immagine autentica della Chiesa Italiana. L’immagine di un volto che non vuole nascondere i suoi difetti con trucchi o maschere, ma che rivela tutta la sua umanità o, per restare più in tema, il suo umanesimo, e che fa filtrare una luce divina, che trasmette un Amore infinito e che abbraccia tutti. Un volto bello.
Questa immagine della nostra Chiesa è il primo dono che porto a casa dal Convegno Ecclesiale di Firenze. E l’ho vista, intuita, vissuta nelle persone che hanno condiviso questa esperienza con me, a partire dalla delegazione diocesana di Crema, nella quale si è creato già durante il viaggio un bel clima di famiglia. L’ho rivista nelle tre testimonianze del martedì mattina, racconti di persone che hanno incontrato il buon Dio grazie a persone che li hanno fatti sentire accolti e amati. È una Chiesa che ha ascoltato con attenzione la voce di Papa Francesco, che ha indicato tre atteggiamenti, l’umiltà il disinteresse e la beatitudine, e che chiede ancora una volta di andare nel mondo a far conoscere Cristo ai nostri fratelli. È una Chiesa che ho visto riflettere e discutere nelle varie relazioni e resoconti e nei tavoli di lavoro. È un Chiesa capace di mettersi in discussione e che ha tutti i presupposti per poter camminare sulle cinque vie indicate dal convegno, di incontrare gli uomini e le donne di oggi. È una Chiesa che ha anche il nostro volto. Siamo pronti a metterci in gioco?
Antonio Crotti
Presidente diocesano AC