Qualche volta mi capita, parlando con qualcuno, che mi vengano rivolte queste domande sull’AC: che cos’è? Che finalità ha? Cosa fa nel concreto? In queste poche righe proverò a rispondere in parte a queste domande.
Per capire che cos’è l’Azione Cattolica e le sue finalità, è necessario andare alla sua essenza, alla sua costituzione, che chiamiamo Statuto. I primi due articoli definiscono bene questi aspetti: “Art.1 L’Azione Cattolica Italiana è un’Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa. Art.2 L’impegno dell’ACI, essenzialmente religioso apostolico, comprende la evangelizzazione, la santificazione degli uomini,la formazione cristiana delle loro coscienze in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità ed i vari ambienti.”. Volendo riassumere e semplificare, l’AC è quindi un’associazione di laici fortemente radicati nella Chiesa Italiana, nelle Diocesi e nelle Parrocchie, che si impegna per formare persone ad immagine di Cristo.
Il nostro essere radicati nella vita delle parrocchie e della diocesi significa, di fatto, non limitare la nostra formazione ed il nostro servizio nell’ambito dell’associazione, ma di vivere questi due aspetti fondamentali della vita di un laico anche nei nostri luoghi di appartenenza. E’ normale quindi vedere delle iniziative diocesane o parrocchiali in cui l’AC è presente in diversi modi, a volte in maniera più formale (quando si vede comparire il simbolo per capirci) a volte con modalità meno evidenti, con la partecipazione a vari livelli dei nostri associati. Ma questo immergerci nella nostra Chiesa porta con sé due conseguenze: da una parte ci porta a condividere con essa le varie difficoltà che sta affrontando, come il calo di persone che credono, dall’altra riduce inevitabilmente il tempo e le energie che riusciamo a dedicare alla vita associativa. Queste conseguenze hanno l’effetto di un calo di proposte di AC e di partecipazione, che si traducono poi nel calo del numero di aderenti.
In questo contesto, che amiamo perché ci è stato donato di abitare, noi ci sentiamo chiamati ad agire nel concreto. Così per questo triennio, oltre che a continuare a prenderci cura delle persone in tutte le stagioni della vita con il lavoro dei settori, abbiamo scelto come AC diocesana di sostenere l’impegno nelle parrocchie e di accompagnare sempre di più i responsabili parrocchiali nel loro cammino. E’ in questo modo, affiancandoci alle persone nella loro vita quotidiana nelle parrocchie, che vogliamo impegnarci a trovare nuovi modi in cui l’AC possa continuare a svolgere il suo specifico compito ed essere profetica, significativa e sempre al servizio della Chiesa.
Antonio Crotti
Presidente diocesano AC