Una donna inserita nel suo tempo e assolutamente moderna,
per le sue idee, lo spirito d’iniziativa, l’autonomia, la capacità di assumersi compiti di responsabilità.
Questo emerge di Armida Barelli dalla mostra a lei dedicata che ha fatto tappa nella nostra Diocesi.
Ha precorso i tempi, risultando attuale, mettendosi totalmente a servizio dell’educazione delle giovani, della diffusione della cultura e della promozione della donna in diversi ambiti di vita, da quello familiare a quello ecclesiale, culturale, sociale e politico.
Camminando tra i pannelli scopriamo, attraverso gli snodi essenziali della sua vita, le sue qualità: la tenacia nelle difficoltà, la creatività nell’affrontare i problemi, la solidarietà con chi è in difficoltà, la cura per l’educazione delle giovani, l’amore per la cultura da diffondere, la partecipazione attiva alla vita sociale e politica, la responsabilità e competenza nello svolgere i propri compiti, l’autonomia nel perseguire i suoi obiettivi.
E’ stata donna degli inizi.
Assume il compito di prendersi cura delle giovani e fonda la Gioventù femminile cattolica milanese e poi italiana.
Fonda con padre Gemelli l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Si impegna in campagna elettorale e promuovere l’ingresso di giovani cristiane per la prima volta in politica.
Il confronto con gli avvenimenti storici avvenuti nell’orizzonte della sua vita e con i progressi nella promozione dei diritti della donna e della sua partecipazione attiva nella società, mettono ancora più in evidenza i passi umili ma concreti di Armida per valorizzare il genio femminile nel mondo e nella Chiesa.
Anche per i giovani è stata una bella scoperta:
“Ho scoperto una donna che ha mostrato con la sua vita le capacità e la forza di ogni donna”;
“nella sua storia ho incontrato una donna che si è battuta per le donne”;
“il suo esempio è una rivendicazione dei diritti delle donne a partecipare alla via sociale”;
“ha aiutato molte perone, soprattutto donne”;
“quello che più mi ha colpito della vita di Armida Barelli è il fatto che sia morta relativamente giovane ma nonostante questo ha vissuto a pieno la sua vita realizzando molto per gli altri”;
“non si è mai fatta abbattere dalle difficoltà, ha lottato per le donne anche durante un periodo difficile come il fascismo, ha creato un Università lasciando un segno per sempre”.
Queste le reazioni e i commenti di un gruppo di studenti delle Superiori che hanno visitato la mostra nei giorni scorsi.
Grazie a tutti quanti ci hanno dato l’opportunità di conoscere la figura significativa di Armida Barelli.